Quando ti metterai in viaggio per Itaca
 devi augurarti che la strada sia lunga,
 fertile in avventure e in esperienze.
 I Lestrigoni e i Ciclopi
 o la furia di Nettuno non temere,
 non sarà questo il genere d’incontri
 se il pensiero resta alto e un sentimento
 fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
 In Ciclopi e Lestrigoni, no certo
 nè nell’irato Nettuno incapperai
 se non li porti dentro
 se l’anima non te li mette contro.
 Devi augurarti che la strada sia lunga.
 Che i mattini d’estate siano tanti
 quando nei porti - finalmente, e che con gioia
 toccherai terra tu per la prima volta:
 negli empori fenici indugia e acquista
 madreperle coralli ebano e ambre
 tutta merce fina, anche profumi
 penetranti d’ogni sorta, più profumi
 inebrianti che puoi,
 va in molte citta egizie
 impara una quantita di cose dai dotti.
 Sempre devi avere in mente Itaca
 raggiugerla sia il pensiero costante.
 Soprattutto, non affrettare il viaggio;
 fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio
 metta piede sull’isola, tu, ricco
 dei tesori accumulati per strada,
 senza aspettarti ricchezze da Itaca.
 Itaca ti ha dato il bel viaggio,
 senza di lei mai ti saresti messo
 in viaggio: che cos’altro ti aspetti?
 E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
 Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
 già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare
                                                                        - Konstantinos Kavafis -
Questa poesia  venne letta dal professore Dioguardi del corso di Economia ed Organizzazione Aziendale nell'ultimo giorno di lezione (giugno 1998). Per molti fu l'ultimo giorno di tutte le lezioni (anche se ancora avevamo esami e tesi da fare) e quindi la fine di qualcosa e l'inizio di un nuovo viaggio.
Oggi questa stessa poesia è stata letta al funerale di un ragazzo presente anche lui quel giorno in aula al Politecnico di Bari. Spero che questa fine sia per lui l'inizio di un nuovo viaggio che lo porti a trovare quello che forse qui fra noi non era riuscito a trovare.
Ciao Guido...
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