giovedì 7 maggio 2009

Sono stupefatto!

Una cosa mi stupisce: il silenzio del "grande" Giuliano Ferrara. Sono sicuro che da uomo libero quale egli è il "grand'uomo" non avrà problemi ad dire le cose come stanno anche se fanno male al suo editore!
P.S. Per chi non lo sapesse l'editore de "Il Foglio" è Veronica Lario :-)

Segnalo questo interessante link sul "Berlusgate". Da questo articolo riporto questo brano che mi ha colpito:

"NON CI VOGLIO CREDERE - Ma c’è anche un altro carattere nazionale che va considerato: l’italiano vuole credere e lo vuole a tal punto da sospendere ogni giudizio. Una comunicazione efficace richiede un ricevente permeabile al messaggio, che voglia o non riceverlo. Per usare una similitudine, diciamo che l’italiano medio è come quelle donne tradite ripetutamente dal marito/fidanzato/amante, che di fronte all’ennesima scappatella perdurano nel voler credere nella buona fede del fedifrago e, anzi, smettono di vigilare per evitare di coglierlo nuovamente in fallo così da potersi illudere più efficacemente. Cosa le trattiene dal mandare tutto al diavolo? Beh, in primo luogo la paura di dover rimettere in discussione la propria vita e di dover ammettere di aver sbagliato a giudicare la persona che gli è accanto. In secondo luogo il doversi esporre socialmente a critiche e pettegolezzi. Meglio fare finta di niente e seguire il motto, condiviso un po’ in tutta la penisola, che i panni sporchi si lavano in casa. Questo lungo preambolo serve per capire come la goffa campagna stampa promossa dal premier e dal suo entourage per difenderlo dagli infamanti scandali a sfondo sessuale che lo stanno coinvolgendo (l’accusa della moglie di essere un malato che va con le minorenni non è cosa su cui scherzare) sta avendo effetti insperati perché è rivolta a un pubblico disposto a credere all’impossibile pur di non dover mettere in discussione la propria fede."

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