giovedì 17 settembre 2009

La "battaglia" per l'eolico

Qui un articolo interessante su un caso di centrale eolica a largo di Termoli (CB).

Riporto qualche brano:

"E, tutto questo, per non installare a 5-10 chilometri dalla costa – non invisibili, ma poco visibili: a quella distanza, un veliero appena si scorge, e chi va in mare lo sa – un impianto che coprirà il fabbisogno di 120.000 famiglie [11] e che farà risparmiare l’emissione di 420.000 tonnellate d’anidride carbonica l’anno, le quali ci costerebbero (in “multe” UE) ben 6.300.000 euro l’anno (per quest’anno pagheremo “solo” 555 milioni, ma nel 2012 diventeranno 5,6 miliardi, che pagheremo tutti sulle bollette dell’ENEL)?"

"Sul sito della Effeventi è visibile la piantina dell’impianto [12], dalla quale è possibile valutare – se sapete comprendere una carta nautica – la distanza minima da terra: poco meno di 3 miglia. Eppure, la disinformazione è già al galoppo: “a due chilometri dalle coste!”, “impedirà la costruzione dei porti turistici!” (e quando mai…), “la pesca!” (abbiamo bisogno di aree di ripopolamento, altrimenti non rimarranno nemmeno i granchi…)."

"A proposito della costa adriatica, due anni fa la percorsi quasi tutta. Siccome guidò per un lungo tratto mia moglie, mi divertii a fotografare tutti gli obbrobri, che erano quasi sempre tralicci, antenne TV, di telefonia, ecc: ne ho un CD pieno. Per caso, riguardando le foto a casa, m’accorsi che in una foto avevo “acchiappato” anche un aerogeneratore, che quasi scompariva in quella selva d’antenne. Perché Sgarbi non si lamenta mai degli obbrobri del suo padrone?

Insomma, con il buon senso, potremmo affermare che è sbagliato costruire un aerogeneratore accanto ad una chiesa romanica ma che, lo stesso aerogeneratore, non disturba nessuno dalla collina di fronte.
L’idea di paesaggio “incontaminato” ci condurrebbe a demolire non solo tutte le antenne (fin sui campanili!) ma anche viadotti autostradali, alti condomini, ferrovie, elettrodotti, ecc. L’Uomo deve convivere con l’ambiente, altrimenti diventa solo una sorta di virus nocivo, che alla fine soccomberà: non è un percorso facile, ma è praticabile.
"

"Monaco di Baviera, entro il 2025, spegnerà l’ultima centrale nucleare e s’affiderà solo più alle rinnovabili: al 2017 tutte le utenze civili, nel 2025 anche quelle industriali. Il risultato è il frutto di un piano ventennale nel quale, giorno dopo giorno – accoppiando le rinnovabili con il risparmio energetico – hanno “rosicchiato” Megawatt dopo Megawatt. Già, ma sono tedeschi.
E noi?"



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